Un Giarre dal doppio volto, quello visto a Taormina in occasione del settimo turno.
Irriconoscibile nella prima frazione di gioco, sovrastato in ogni angolo del campo, incapace di rispondere agli attacchi avversari, inerme dinnanzi alle trame di gioco e alla fisicità dei messinesi. Un Giarre irriconoscibile, che ha tenuto il campo per 35 minuti ma che è capitolato su due azioni ciniche degli avversari, capaci di chiudere il primo tempo sul 2-0, e partita che sembrava ipotecata. 
La ripresa però offre scenari nuovi, mister Giordano mischia le carte. Dentro Russo, Sapienza e Ventaloro, con uno schieramento assai più spregiudicato e un generoso Romeo che si sacrifica nel doppio ruolo di terzino e centrocampista. Ma il Giarre schiera 11 ragazzi dal cuore d'oro, 11 leoni indomabili, 11 guerrieri feriti pronti a reagire per difendere la propria maglia. 
Uno stratosferico Russo prende la squadra per la mano, prima trasforma di testa un cross di Brullo, poi costruisce azioni gol su azioni gol, supportato da una squadra trasformata, che in campo mette l'anima. Il Taormina scompare e, capito il pericolo, prova a difendere a denti stretti l'esiguo vantaggio. Oggi però Russo è indomabile e, prima che l'arbitro possa mandare tutti negli spogliatoi, imbecca una gran palla che finisce dritta nel sacco alle spalle dell'estremo difensore Taorminese. Per i ragazzi del Presidente Siligato è l'apoteosi, un pareggio che sembrava impossibile viene meritatamente centrato, e nei minuti di recupero addirittura sfiorano il clamoroso vantaggio. 
Un GIARRE double face, tutto cuore e passione, torna da Taormina con la recriminazione di aver regalato un tempo, ma con la consapevolezza che se si gioca a pallone, nessun avversario può rappresentare un ostacolo invalicabile. 
Sotto con la prossima battaglia, Zafferana ci attende!