La vittoria e la sconfitta sono due aspetti che nello sport vanno considerati a margine delle attività che esaltano i giusti e sani valori dell’aggregazione e della condivisione. Purtroppo ancora oggi esistono personaggi che credono che nel mondo amatoriale e dilettantistico del calcio si possa ragionare perseguendo il solo obiettivo ossessivo della vittoria. Ebbene si, giusto che lo sappiate, esistono realtà associative condotte secondo altri principi, che perseguono obbiettivi sociali differenti da quelli di una scialbo e insipida vittoria in un match.
Stamattina abbiamo appreso, da una nota pubblicata sulla pagina Fb dello Sport Club Scordia, che la dirigenza della società medesima si è indignata per un “presunto rifiuto”, della società Fcd Calcio Giarre, a spostare in alta data la finale provinciale dei play off di serie D Futsal, supponendo che il nostro “presunto rifiuto” fosse dettato dalla “paura”.
Premesso che in campo si scende per giocare e per divertirsi, e non per disputare una guerra contro un nemico temuto, e che pertanto il sentimento della paura non ha motivo di albergare nelle menti di nessuno, ci teniamo a precisare che, ad oggi, nessun dirigente dello Sport Club Scordia ha avanzato alcuna richiesta ad alcun dirigente dell’ Fcd Calcio Giarre e che le ripetute pressioni fatte agli organi federali, affinché questi ci invitassero in via informale a richiedere un rinvio del match, non possono esser ritenuti da noi fonte di “richiesta ufficiale”, anche perché il principio numero uno che trasmettiamo ai nostri ragazzi è quello del rispetto assoluto delle regole e della federazione. Nessuno di noi si sarebbe permesso di richiedere lo slittamento di una finale, programmata con ampio anticipo dalla stessa Ltd, solo per ottemperare a delle esigenze interne improvvise. Rispettare gli avversari vuol dire prima di tutto rispettare le regole, e nessuno deve pensare che con arroganza e presunzione si possa ottenere quel che si vuole. Se a Scordia qualcuno è abituato a bypassare ogni tipo di regolamento se ne faccia una ragione, con noi questo disco non suona ma, quantomeno, abbiano la dignità e la faccia di alzare una cornetta e richiederci direttamente quello di cui hanno bisogno senza bisogno di rivolgersi a persone terze.
L’augurio che ci facciamo è che il prossimo 23 aprile si possa disputare una serena finale play off all’insegna dei sani valori dello sport, lasciando polemiche e strascichi alle spalle. Per una volta cerchiamo di far vincere lo sport prima che la nostra squadra!
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